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he cosa significa Halogenfree?


Halogenfree nel caso dei cavi si riferisce a guaine senza alogeni a bassa emissione di fumo.

Lo si trova indicato anche con sigle diverse, LSZH, che è la sigla di Low Smoke Zero Halogen. Si trova indicato anche come LSOH, LS0H o LSZH, significa sempre la stessa cosa.

Gli alogeni di cui si parla sono principalmente Cloro, Fluoro, Bromo e Iodio, che vengono comunemente usati nella produzione di plastiche come il PVC (di cui sono costituite la maggior parte delle guaine dei cavi). In realtà fa parte del gruppo degli alogeni anche l’Astato, ma si stima che in tutto il pianeta ce ne siano appena 10 grammi. Costerebbe diversi milioni di euro al grammo, quindi non viene comunemente usato nei cavi a basso prezzo. Inoltre è radioattivo, il che lo rende ancora meno popolare.

Perché ci sono gli alogeni nella plastica? Non è una congiura dei poteri forti, Deep State o Big Pharma, scie chimiche ecc., queste sostanze vengono aggiunte come ritardanti di fiamma o per rendere la plastica più resistente alle alte temperature, ma quando bruciano possono rilasciare gas velenosi.

Cominciamo col dire che la guaina halogenfree non influisce sulle prestazioni del cavo: è solo una questione ambientale, un cavo con guaina halogenfree non avrà prestazioni migliori di un normale cavo con guaina PVC.

Inoltre la guaina LSZH non significa che sia un cavo antifiamma: la guaina del cavo halogenfree brucerà e la linea dati si interromperà, quindi chi desidera continuare a lavorare col PC durante un incendio non può utilizzare questi cavi, si dovranno usare cavi industriali ricoperti da guaine ignifughe e una tuta di amianto con guanti abbastanza comodi per poter continuare a digitare sulla tastiera.

Per essere definito Halogenfree una guaina può contenere alogeni in quantità inferiore a 900 parti per milione di cloro e bromo, e meno di 1500 parti per milione di alogeni in totale.

Verrebbe da pensare che mentre fuggite da un edificio il fiamme, i fumi rilasciati dal vostro cavo USB non sembrano essere il vostro problema maggiore: in effetti il legislatore ha voluto tenere in considerazione, più che altro, il ciclo di smaltimento dei prodotti contenenti alogeni, che spesso alla fine della loro vita vengono bruciati, e se l’operazione non viene fatta in modo appropriato, rilasciano appunto questi elementi dannosi nell’atmosfera.

Ovviamente queste sostanze non sono dannose mentre sono legate chimicamente alle altre sostanze nel vostro cavo: in altre parole avere un cavo in PVC in casa non significa vivere in una miniera di amianto. Il PVC dei cavi di per sé è innocuo (in effetti la “C” di PVC significa proprio cloruro).

Quindi, i cavi halogenfree, data la tendenza ambientalista attuale sono sempre più comuni: si trovano cavi di rete, cavi da installazione, ora anche cavi HDMI, e la gamma si estenderà. Può essere un buon argomento di vendita per differenziarsi dalla concorrenza, oltre ad essere effettivamente un requisito per molti tipi di installazioni in diversi ambienti, ad esempio edifici pubblici, ospedali, navi, ecc.

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