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Videosorveglianza

Telecamere di sorveglianza

Un sistema di videosorveglianza è definibile come un sistema costituito da telecamere di sorveglianza disposte strategicamente al fino di vigilare un sito di interesse.

I sistemi di videosorveglianza rappresentano al giorno d’oggi un aspetto indispensabile e di ormai largo uso per garantire sicurezza. Lo sviluppo tecnologico ha consentito l’immissione sul mercato di telecamere di sorveglianza sempre più performanti e a sempre minor prezzo. Basta una semplice ispezione tra le vie cittadine per poter osservare telecamere di sorveglianza a protezione di cantieri edili (per prevenire furti notturni del materiale di costruzione), telecamere di videosorveglianza esterne ed interne a filiali bancarie (per tutelare clienti ed impiegati), telecamere di sorveglianza perimetrali (ad inseguimento) per monitorare aziende, edifici pubblici ed impianti di natura varia.

I sistemi di videosorveglianza possono essere di molteplici tipologie: esistono sistemi di sorveglianza analogici o sistemi di sorveglianza digitali, sistemi di sorveglianza su fibra ottica o sistemi di sorveglianza su cavo coassiale. I sistemi di videosorveglianza più noti all’utente medio sono quelli denominati TVCC (TeleVisione a Circuito Chiuso) oppure CCTV (Closed Circuit TeleVision, nel corrispondente anglosassone). Un sistema di videosorveglianza TVCC è costituito da un insieme di telecamere di sorveglianza che trasmettono il segnale audio/video verso specifici e limitati set di monitor e videoregistratori. Tramite i monitor, l’operatore è in grado di controllare in tempo reale molteplici punti dell’impianto, visualizzando una singola ripresa o molteplici riprese eseguite dalle telecamere di sorveglianza.

Il sistema di trasmissione e collegamento più diffuso per applicazioni di sorveglianza TVCC in ambito analogico è il cavo coassiale (o cavo RG59), caratterizzato da connettori terminali di tipo BNC. La trasmissione digitale di dati video per sistemi di sorveglianza TVCC si sviluppa invece sullo standard Ethernet, che utilizza cavi in rame multicoppia twistati UTP e STP per la trasmissione dati su protocollo TCP/IP. Grazie all’utilizzo del protocollo IP, universalmente riconosciuto come standard per la trasmissione dati, l’evoluzione della videosorveglianza digitale (chiamata videosorveglianza IP, ovverosia basata sull’Internet Protocol) ha permesso la completa integrazioni dei sistemi di sorveglianza nelle moderne reti di calcolatori, favorendone la diffusione e ponendo le basi per quello che sarà il futuro della videosorveglianza stessa. Altro fattore a favore della tecnologia IP è la possibilità di alimentare le telecamere di sorveglianza utilizzando direttamente la connessione ethernet (in termini tecnici questa tecnologia è definita PoE: Power over Ethernet).

Le telecamere di sorveglianza professionali utilizzate nei sistemi di videosorveglianza hanno caratteristiche tali da rendere possibile la ripresa video in qualsivoglia condizione ambientale, senza che il cliente debba provvedere alla taratura continua delle telecamere stesse. Sono infatti in commercio telecamere di sorveglianza adattabili ad ogni esigenza di videosorveglianza: telecamere di sorveglianza diurne e notturne (dette telecamere Night&Day, caratterizzate da forte sensibilità alla luce), telecamere di sorveglianza equipaggiate di illuminatori ad infrarosso (dette telecamere All-in-One), telecamere di sorveglianza miniaturizzate (quindi occultabili). Le telecamere di sorveglianza sono inoltre dotate di svariati accessori che consentono una svariata gamma di applicazioni in base alle esigenze di videosorveglianza del cliente: telecamere a soffitto, telecamere staffate a parete, telecamere a palo.

Esistono, inoltre, delle telecamere di sorveglianza comandabili a distanza dall’operatore (tramite una specifica console) in modo da consentire di inquadrare al meglio diverse zone sensibili all’interno di una vasta area. Queste telecamere di sorveglianza sono dette telecamere di sorveglianza PTZ (PAN = movimento orizzontale, TILT = movimento verticale, ZOOM = controllo della focale dell’obiettivo). Come intuibile dall’acronimo, le telecamere di sorveglianza PTZ sono in grado di ruotare in tutte le direzioni e consentono di zoomare su uno specifico oggetto di interesse. Questa tipologia di telecamere di videosorveglianza può essere realizzata in due modi: o tramite brandeggio elettromeccanico oppure per mezzo di telecamere di sorveglianza dette Speed DOME. Il brandeggio è un supporto elettromeccanico munito di motore, su cui fissare normali telecamere di sorveglianza filari, ossia a inquadratura fissa, ed è dotato di uno snodo in grado così di consentire il movimento delle telecamere di sorveglianza in tutte le direzioni. La tecnica del brandeggio elettromeccanico è la più datata; al giorno d’oggi si utilizzano telecamere di sorveglianza dette telecamere di sorveglianza Speed DOME. Le telecamere Speed DOME sono telecamere di videosorveglianza ad alto livello tecnologico, espressamente realizzate per poter essere comandate a distanza. Queste telecamere sono munite di potenti zoom e di dispositivi di messa a fuoco automatica (o autofocus). Le telecamere di sorveglianza Speed DOME sono generalmente protette da un cupolino (in inglese DOME) trasparente e vengono utilizzate anche per la loro gradevole e raffinata estetica.

I sistemi di videosorveglianza integrano al loro interno una funzione di archiviazione delle immagini e dell’audio tramite l’installazione di un videoregistratore digitale (o DVR, Digital Video Recorder). Un DVR è un apparato in grado di acquisire i video provenienti dalle telecamere di sorveglianza ad esso connesso ed archiviarli su dei supporti fisici, siano essi nastri (nel caso analogico) o più frequentemente hard-disk (caso digitale). Oggi infatti la maggior parte dei videoregistratori è digitale (le registrazioni delle riprese video avvengono esclusivamente su supporti di tipo Hard Disk). I DVR sono inoltre dotati di numerose funzioni, come il controllo delle zone privacy, la registrazione esclusiva di movimento (nota come Motion Detection), la gestione dei sensori di allarme esterni, la possibilità di trasferire le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza su chiavetta USB, supporto cd o dvd, oppure direttamente su un PC. Il facile trasferimento delle immagini è un elemento fondamentale in caso di richiesta di visione delle immagini da parte delle Forze dell’Ordine. Una delle operazioni più desiderate dai clienti è l’opportunità di poter visionare le riprese delle telecamere di sorveglianza da un PC remoto, o da telefono cellulare, e la possibilità di ricevere tempestive segnalazioni di allarme tramite email o sms.

Abbiamo parlato prima di Motion Detection. Con i termini Motion Detection intendiamo un sistema in grado di rilevare il movimento. Nel contesto operativo di TSI System Spa, il movimento rilevato sarà quello presente nelle riprese video delle telecamere di sorveglianza. Il software si occupa infatti del cosiddetto “background tracking”, ovverosia del monitoraggio dell’ambiente ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Il suo funzionamento è il seguente: una sorgente video (in questo caso le varie telecamere di sorveglianza) forniscono immagini relative all’impianto da videosorvegliare; un analizzatore utilizza queste immagini per identificare eventuali movimenti o anomalie nell’ambiente ripreso dalle telecamere di videosorveglianza e inviare un segnale di allarme alla sala allarmi. La potenzialità di sorveglianza del “background tracking” può essere ampliata con un’altra funzione detta “object tracking”. Per “object tracking” si intende il monitoraggio degli oggetti: permette il riconoscimento, tramite le telecamere di videosorveglianza, di quali siano gli oggetti presenti nell’ambiente e consente quindi di ottenere un’ulteriore discriminazione integrativa al concetto di movimento. Il Motion Detection è una funzione particolarmente indicata nella protezione di siti difficilmente raggiungibili o con ubicazioni remote: in questi casi la sorveglianza del sito prevede esclusivamente l’installazione di un impianto di videosorveglianza. Al sistema di telecamere di sorveglianza viene quindi associata la funzione di rilevazione del movimento, ovviando in questo modo all’assenza di protezioni perimetrali meccaniche (recinzioni) o tecnologiche (barriere ad infrarossi, barriere a microonde): è questo il caso tipico di alcune centrali fotovoltaiche installate in luoghi isolati e angusti.

In commercio sono comunque presenti molteplici software in grado di estrapolare (ed utilizzare) dati di interesse specifico per il cliente. Grazie a questi software, il cliente è in grado di gestire le riprese video delle proprie telecamere di sorveglianza in base al risultato gradito. Si pensi ad un parcheggio privato: tramite un semplice software è possibile analizzare le targhe delle automobili riprese dalle telecamere di sorveglianza e verificare il flusso di veicoli in base alle proprie esigenze. Altro tipico caso è quello di software in grado di catalogare i clienti di un negozio: il proprietario sarà così in grado di capire quale sia la tipologia principale dei clienti e puntare su di essi l’impostazione delle vendite.