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Direttiva CPR (in sintesi) applicata ai cavi di rete.


Dal 1 luglio 2017 è in vigore la direttivaCPR per l’installazione dei cavi di rete, e dei cavi elettrici, in postazione fissa. Questa normativa stabilisce che un cavo di rete che venga installato in modo permanente, tipicamente dentro un muro e nella canalina, debba essere certificato secondo la sua reazione al fuoco. È una cosa a cui prestare molta attenzione perché l’installatore in questo caso ha la responsabilità penale dell’installazione.

In sintesi: Quando si esegue una installazione di cavo di rete non bisogna quindi solo considerare la sua categoria, 5e, 6, 6A, 7, il tipo di guaina e la schermatura, ma anche la sua classe di reazione al fuoco secondo la direttiba CPR.

Ad attestare questa classificazione c’è un documento, il Dop (Declaration of Performance), che deve essere richiesto quando si valuta il cavo. Su questo documento che deve fornire il venditore si trova il codice prodotto, il produttore o importatore, l’uso, ente notificante e numero rapporto, e soprattutto la classe di reazione al fuoco del cavo.

Le classi sono:

Aca

B1ca

B2ca

Cca

Dca

Eca

Fca

In realtà sono facili da ricordare, si prende la sigla iniziale che è semplicemente una lettera dell’alfabeto, e si aggiunge “ca” che significa “cavo”. La classe “A” è quella con migliori prestazioni di resistenza al fuoco, la “F” con le caratteristiche minime. Nota: la sigla Cca come reazione al fuoco è tragicamente uguale a CCA che classifica un tipo di materiale dei conduttori, non è ovviamente la stessa cosa.

A seconda di questa classe di reazione al fuoco il cavo si potrà utilizzare in determinati ambienti, secondo questa tabella:

LuoghiLivello RischioCavo
Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, metropolitane in tutto o in parte sotterranee. Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 1000 mAltoB2ca
Strutture sanitarie, locali di spettacolo e di intrattenimento in genere, palestre e centri sportivi.  Alberghi, pensioni, motel, villaggi, residenze turistico – alberghiere.
Scuole di ogni ordine, grado e tipo. Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all’ingrosso o al dettaglio. Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti; biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre. Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24m.
MedioCca
Altre attività: Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio inferiore a 24 m, sala d’attesa, bar, ristorante, studio medico.Basso (Cavi installati a fascio)Cca
Altre attività: installazioni non previste negli edifici di cui sopra e dove non esiste rischio di incendio e pericolo per persone e/o coseBasso (Cavi installati singolarmente)Eca

Lo standard per uso comune è la classe Eca.

Oltre a questa classificazione principale, le autorità europee hanno regolamentato anche l’uso dei seguenti parametri addizionali, in uso di solito per le classi superiori:
• s = opacità dei fumi. Varia da s1 a s3 con prestazioni decrescenti
• d = gocciolamento di particelle incandescenti che possono propagare l’incendio. Varia da d0 a d2
con prestazioni decrescenti

a = acidità che definisce la pericolosità dei fumi per le persone e la corrosività per le cose. Varia da
a1 a a3 con prestazioni decrescenti

Potrebbe venire richiesto per una installazione quindi un cavo Cca s1 d1 a1.

Se avete dubbi o domande sulla normativa o volete assistenza sul tipo di cavo da installare contattateci!

Ultimi appunti:

La normativa CPR non riguarda i cavi patch di rete: riguarda solo i cavi a muro in installazioni fisse. Quindi la richiesta ci certificazione CPR dei cavi patch da PC a presa muro non ha senso.

La CPR riguarda la Classi di reazione al fuoco. Non riguarda la resistenza al fuoco, che sarà oggetto di una prossima normativa.

La certificazione CPR non incide nelle prestazioni del cavo.

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